Uso domestico di acque sotterranee
Uso domestico di acque sotterranee
Per uso domestico s’intende l’estrazione di acqua sotterranea da parte del proprietario di un fondo, ovvero da parte dell’affittuario o dell’usufruttuario dietro consenso espresso del proprietario, e la sua destinazione all’uso potabile, ivi compreso quello igienico, all’innaffiamento di orti e giardini, all’abbeveraggio del bestiame, purché tali usi siano rivolti al nucleo familiare dell’utilizzatore e non configurino un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.
L’uso domestico delle acque sotterranee non è soggetto a concessione e al pagamento del relativo canone a condizione che:
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l’uso non riguardi acque estratte da risorse qualificate;
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la portata massima non sia superiore a 1 l/s;
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il volume di prelievo non ecceda il limite di 1.500 m3/anno.
L'uso domestico potabile:
L’utente che ha intenzione di utilizzare l'acqua ad "uso domestico- potabile" deve allegare alla comunicazione suddetta una dichiarazione del Comune che l’area non è servita da pubblico acquedotto oppure che non c’è la possibilità di allacciarsi o di sopperire al fabbisogno dell’utenza (art. 4 comma 5 del R.R. n. 2/2006).
La comunicazione:
L’utente che ha intenzione di attivare una derivazione ad uso domestico deve darne preventiva comunicazione alla Provincia di Como, ed aspettare che la stessa rilasci il Nulla Osta , tale nulla osta viene rilasciato entro 60 giorni dalla comunicazione suddetta, con le eventuali prescrizioni e adempimenti a cui si deve sottostare. La modulistica è scaricabile al seguente link: Modulistica. Potete, inoltre, contattare i singoli referenti dell’Ufficio Derivazioni (031.230.235-486).
Ultimo aggiornamento:
21/02/2020, 11:00