Ambiente e Territorio

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Coltivazione di cave

Coltivazione di cave

La Regione Lombardia con la Legge regionale 8 agosto 1998 n. 14 che definisce le “Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava” ha delegato alle Province le funzioni ed i compiti in materia di cave previsione confermata dalla nuova disciplina in materia, Legge regionale 8 novembre 2021 n. 20.

Come disposto dalla suddetta legge presso l'Ufficio Gestione Sottosuolo si svolgono attività relative a:

  1. Predisposizione ed aggiornamento Piano Provinciale Cave;

  2. Gestione amministrativa dell’attività estrattiva;

  3. Aggiornamento Catasto delle attività estrattive.

Piano provinciale cave

La Legge regionale 2021/20 delega alla Provincia la programmazione dell’attività estrattiva attraverso la predisposizione di un Piano delle Attività estrattive (PAE). Fino all’emanazione delle specifiche linee guida, restano in vigore le disposizioni in materia della L.R. n. 14/1998.

Nel territorio provinciale i materiali inerti estratti sono sabbia e ghiaia, pietrischi e pietre ornamentali. Il Piano Cave provinciale individua i giacimenti sfruttabili, identifica gli ambiti territoriali estrattivi e definisce i bacini territoriali di produzione; identifica inoltre le cave cessate da sottoporre a recupero ambientale e stabilisce la destinazione d’uso delle aree per la durata dei processi produttivi, la loro destinazione finale al termine della coltivazione e ne detta i criteri per il ripristino.

Piano cave vigente

Il Piano Cave vigente è stato approvato con Delibera di Consiglio Regionale 28 ottobre 2014 n. 499. Tutta la documentazione inerente è disponibile per il download.

Nuovo Piano Cave

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Consulta Provinciale per le attività estrattive

La Consulta è un organismo tecnico che supporta la Provincia nelle decisioni inerenti all’attuazione delle deleghe previste dalla normativa regionale e, in particolare, nell’elaborazione del PAE. È rinnovata ad ogni rinnovo del Consiglio Provinciale.

La gestione dell’attività estrattiva della Provincia di Como si esplica nell’esercizio delle funzioni delegate dalla Regione in materia di:

  • autorizzazioni all’attività estrattiva (apertura nuove cave con ampliamento, trasferimento di titolarità, proroga dei termini dell'attività estrattiva, variante al progetto attuativo);

  • controlli in materia di Polizia Mineraria, antinfortunistica e salute sui luoghi di lavoro.

Autorizzazioni all’attività estrattiva

La Legge regionale n. 14/98 all’art. 12 dispone che l’attività estrattiva di cava sia soggetta ad autorizzazione provinciale. La Regione Lombardia con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 7/7857 del 25 gennaio 2002 ha emanato i criteri e le modalità per l’esercizio delle funzioni delegate, in sintesi al fine del rilascio della suddetta autorizzazioni le procedure riguardano:

  • acquisizione della documentazione tecnica ed amministrativa;

  • acquisizione dei pareri obbligatori di Comuni, Parchi ed Enti vari;

  • controllo e verifica degli atti e della documentazione prodotta;

  • istruttoria tecnica;

  • rilascio del provvedimento dirigenziale di autorizzazione.

Costi

Costi oneri istruttoria € 724,33

Controlli in materia di Polizia Mineraria

L'Ufficio provvede ai controlli in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo (D. Lgs. 81/08 e s.m.i.), nonché all’applicazione delle norme di Polizia Mineraria circa la corretta conduzione dell’attività estrattiva (D.P.R. 09/04/1959 n. 128; D. Lgs. 25/11/1996 n. 624).
Tali funzioni, che vengono espletate in collaborazione con ATS Insubria, prevedono:

  • sopralluogo negli impianti di cava;

  • accertamento delle infrazioni;

  • verbalizzazione, determinazione delle sanzioni e conseguente notifica;

  • segnalazione all’Autorità Giudiziaria nei casi previsti dalla normativa vigente in materia.

Aggiornamento catasto delle attività estrattive

La Legge regionale 8 agosto 1998 n. 14 all’art. 27 dispone che presso la Regione Lombardia sia istituito il Catasto delle cave in attività e delle cave dismesse o abbandonate. Il Catasto indica per ogni cava la localizzazione territoriale, lo stato giuridico-amministrativo, la tipologia di produzione e le finalità del recupero. Alle Province spetta la redazione, per il territorio di competenza, dell’inventario delle cave attive e di quelle cessate; l’aggiornamento viene trasmesso alla competente struttura regionale entro il 31 gennaio di ogni anno. I criteri per la realizzazione e la gestione del catasto delle cave sono stati stabiliti con D.G.R. n. VII/4492 del 4 maggio 2001 e successivamente integrati dalla D.G.R. n. VII/15489 del 5 dicembre 2003.

La Legge regionale n. 20 del 8 novembre 2021 ha confermato lo strumento del catasto, demandando alla Giunta regionale l’individuazione di modalità e termini per l’aggiornamento del medesimo da parte della Provincia.

Ultimo aggiornamento:
28/03/2022, 12:20