Ambiente e territorio

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Acque reflue domestiche

Acque reflue domestiche

Acque reflue domestiche (ARD) -> insediamenti isolati (residenziali o assimilati)

Le acque reflue domestiche sono quelle provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi, prevalentemente derivanti dal metabolismo umano e da attività domestiche.

Escluso il caso di recapito diretto in rete fognaria (per il quale è competente l'Ufficio d'Ambito o il Gestore della rete fognaria) e fatto salvo quanto previsto dal DPR 160/2010 in merito alle competenze degli Sportelli Unici Attività produttive (SUAP), l'adozione dell’autorizzazione allo scarico è competenza della Provincia.
L’autorizzazione è rilasciata, a seguito della presentazione di idonea domanda da parte dell’interessato.
Pertanto il titolare dello scarico deve fare apposita domanda, secondo quanto indicato nella modulistica specifica scaricabile dal seguente collegamento:

Modulo per la  Domanda autorizzazione scarico acque reflue domestiche (nuovo scarico)

Modulo per la  Domanda di rinnovo di autorizzazione scarico acque reflue domestiche (solo se l'autorizzazione vigente è stata rilasciata con provvedimento provinciale ai sensi del Regolamento regionale n. 3/2006)

Modulo per la Domanda di volturazione dell'autorizzazione in essere.

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Si rende disponibile anche la scheda tecnica per la registrazione della manutenzione dei dispositivi di trattamento delle acque reflue domestiche

SCHEDA DI MANUTENZIONE

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In attesa della revisione tecnica delle linee guida provinciali a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Regionale n. 6 del 29/03/2019, si rimanda ai contenuti dell'ALLEGATO B e C del Regolamento medesimo.

  • ALLEGATO B: Acque reflue assimilate alle domestiche 
  • ALLEGATO C: Trattamenti appropriati per scarichi provenienti da agglomerati con meno di duemila abitanti equivalenti e sistemi di trattamento per scarichi di insediamenti isolati 

Le precedenti disposizioni provinciali sono comunque disponibili ai seguenti collegamenti, in quanto i relativi criteri di dimensionamento, da applicare alle strutture di scarico previste dal RR 6/19, rimangono validi:

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Le fasi principali del procedimento per il rilascio di un’autorizzazione allo scarico in ambiente delle acque reflue domestiche sono le seguenti:

  1. Presentazione della domanda secondo le seguenti modalità: trasmissione per via telematica * della documentazione firmata digitalmente (tutti i documenti dovranno essere sottoscritti digitalmente) tramite PEC all’indirizzo: protocollo.elettronico@pec.provincia.como.it 
  2. Esame della documentazione;
  3. Avvio del procedimento (o sospensione per richiesta di integrazioni);
  4. Istruttoria tecnica;
  5. Notifica dell’autorizzazione via P.E.C., valida quattro anni salvo casi specifici per i quali la durata può essere differente.

* Si evidenzia che la domanda può essere presentata solo per via telematica, mediante la modulistica sopra indicata e con le modalità conformi al D.Lgs. 82/2005 e s.m.i. (codice dell’amministrazione digitale).

Pertanto le seguenti tipologie di domande non sono più considerate ricevibili:

  • domande presentate su supporto cartaceo;
  • domande con documenti allegati non firmati digitalmente;
  • domande presentate mediante l’utilizzo di modulistica differente da quella sopra riportata.

In ogni caso, documenti trasmessi dal Richiedente, anche su supporto informatico ma non firmati digitalmente, non saranno presi in considerazione per l’iter istruttorio e saranno considerati formalmente mancanti.

I files firmati digitalmente sono in genere riconoscibili in quanto presentano l'estensione finale .p7m .

Per maggiori informazioni sulla firma digitale, sulla verifica e la consultazione dei documenti firmati digitalmente è possibile consultare la seguente pagina del sito di Agenzia per l'Italia Digitale:

Agenzia per l'Italia digitale 

Sono ritenute valide le firme prodotte mediante la Carta Nazionale dei Servizi (C.N.S.)

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SONO FATTE SALVE LE PROCEDURE SPECIFICHE LEGATE AI CASI DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. 59/2013. Le relative indicazioni sono disponibili alla pagina Autorizzazione unica ambientale

Ultimo aggiornamento:
17/04/2024, 14:14