Informazioni generali
La figura della Consigliera di Parità è stata istituita con la Legge n. 125 del 1991 e successivamente disciplinata con il D.lgs. n. 196 del 2000.
Le Consigliere di Parità operano come organo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire la parità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne nel lavoro, rilevando e contrastando le discriminazioni, ovvero i “comportamenti pregiudizievoli in ragione del sesso” che si possono verificare nella formazione, nell'accesso al lavoro, nei percorsi di carriera o in altri ambiti.
Le Consigliere di Parità adempiono al loro ruolo istituzionale offrendo consulenza e supporto alle lavoratrici penalizzate dalle discriminazioni e promuovendo azioni positive, cioè iniziative volte a rimuovere le molteplici cause che determinano condizioni di squilibrio tra uomini e donne nel lavoro.
Nel caso in cui la lavoratrice discriminata decida di ricorrere in giudizio, la Consigliera di Parità può sostenerla e rappresentarla davanti al Giudice, dando così maggiore incisività all'azione.
Le Consigliere di Parità, infine, svolgono attività di promozione e sensibilizzazione della cultura di parità con iniziative di vario tipo, come: seminari, convegni, formazione, pubblicazioni e manifestazioni culturali.
In ogni provincia esiste un Consigliere o una Consigliera di Parità effettiva e una supplente, nominate dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero per le Pari Opportunità su designazione della Provincia. Il loro mandato dura 4 anni.
Le Consigliere
Franca Enrica Anzani
Consigliera di Parità effettiva
Tel.: 031/230369


Le attività
L'Ufficio della Consigliera di Parità è impegnato principalmente su tre fronti:
- supportare donne e uomini vittime di discriminazioni
- proporre percorsi di conciliazione tra lavoro e famiglia, trasformare la maternità da problema a risorsa per le imprese e valorizzare le competenze femminili in tutti i campi e settori, compreso il lavoro autonomo e le libere professioni
- sviluppare momenti di informazione e progetti di formazione, per contrastare la discriminazione e valorizzare le differenze di genere, per utilizzare al meglio capacità e competenze femminili a vantaggio dell'economia
Giornata internazionale della donna - 8 marzo 2023
8 Marzo : “il primo pensiero alle donne vittime di violenza che non avranno futuro e la cui morte urla giustizia”
A tutte le donne che ogni giorno subiscono violenza psicologica e fisica fino a perdere la Vita molte volte lasciando soli i propri figli vittime nella disperazione perché avranno perso per sempre la loro famiglia.
8 marzo per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma innanzitutto le discriminazioni e le violenze che subiscono le donne in ogni parte del mondo.
Ogni giorno noi donne mamme, mogli e figlie ci confrontiamo con le difficoltà di conciliazione di Vita e lavoro anche dopo la pandemia è ancora alto il rischio di abbandono ed espulsione dal mondo del lavoro non solo per le lavoratrici dipendenti ma anche per le lavoratrici autonome in caso di maternità, malattia o infortunio, esigiamo di applicare il “Gender auditing” che definiscono come buone pratiche quei progetti, azioni, interventi concreti, periodici o definiti nel tempo, che consentono di raggiungere con successo determinate azioni ed obiettivi; nel caso della dimensione di genere, le buone pratiche contribuiscono nello specifico a sviluppare cambiamenti di mentalità in relazione al genere, a promuovere la parità fra i sessi, ad offrire opportunità per le donne in settori specifici e a sollecitare nuove politiche e azioni attente alla dimensione di genere.
A una bambina Kr14f9 senza nome di età stimata di circa 9 anni che non avrà più un futuro, a tutte le donne che obbligate dalla loro condizione di Vita con i loro bambini si sono imbarcate su un natante fatiscente fuggendo da una realtà di oppressione e violenza con cui invece hanno trovato la morte a cento metri dalle coste della Calabria, alle donne ucraine coinvolte dagli orrori della guerra, alle donne afghane nascoste sotto il burka e senza più diritti, alle giovani donne iraniane che continuano indefesse la rivolta e il cui slogan: Donne, Vita e Libertà si ripete nelle manifestazioni di solidarietà del nostro Paese e delle principali piazze internazionali, alle centinaia di migliaia sottomesse agli uomini di donne “dimenticate” nel mondo, costrette a matrimoni precoci, a mutilazioni genitali, vittime di tratta o condannate ad una vita di soprusi, senza la possibilità di compiere le azioni quotidiane o di studiare da noi considerate “normali”; alle volontarie e operatrici delle tante organizzazioni umanitarie che sono impegnate in prima linea nel dare aiuto nelle zone del mondo coinvolte dalle guerre e dai disastri ambientali e naturali.
Il primo pensiero di questo 8 marzo 2023 lo voglio rivolgere a queste sorelle, a quelle vite spezzate che chiedono giustizia, al coraggio e alla determinazione. Con la speranza che non solo questa giornata accenda l’attenzione sulle loro e le nostre lotte, che non venga mai meno, perché il loro destino è anche il nostro. Ogni giorno è e deve essere un 8 marzo avendo nella mente il raggiungimento del rispetto dei Diritti della Persone.
La consigliera di Parità della Provincia di Como
Franca Enrica Anzani
Giornata internazionale della donna - 8 marzo 2022
L’articolo 11 della Costituzione recita: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Vorrei dedicare questo otto marzo a tutte le donne Ucraine, russe, afgane e siriane, che vivono in territori di guerra, dove sono state non solo emarginate, ma che sopportano un regime di vita con privazioni di ogni tipo indescrivibili.
La consigliera di Parità della Provincia di Como
Franca Enrica Anzani
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - 25 novembre 2020
Pubblichiamo tre brevi spot, prodotti dal regista comasco Paolo Lipari, basati sul reale vissuto di alcune donne che hanno subito violenza e che, grazie all’aiuto del Centro Antiviolenza, della Casa Rifugio e di tutto il lavoro della Rete, sono uscite dalla situazione in cui si trovavano.
Ultimo aggiornamento:
08/03/2023, 11:02