Briciole di pane

consigliera_parità

Consigliera di parità

Servizio rivolto a:
Cittadini, Imprese e Associazioni, Enti Locali

Menù di navigazione

Informazioni generali

La figura della Consigliera di Parità è stata istituita con la Legge n. 125 del 1991 e successivamente disciplinata con il D.lgs. n. 196 del 2000.

Le Consigliere di Parità operano come organo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire la parità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne nel lavoro, rilevando e contrastando le discriminazioni, ovvero i “comportamenti pregiudizievoli in ragione del sesso” che si possono verificare nella formazione, nell'accesso al lavoro, nei percorsi di carriera o in altri ambiti.

Le Consigliere di Parità adempiono al loro ruolo istituzionale offrendo consulenza e supporto alle lavoratrici penalizzate dalle discriminazioni e promuovendo azioni positive, cioè iniziative volte a rimuovere le molteplici cause che determinano condizioni di squilibrio tra uomini e donne nel lavoro.

Nel caso in cui la lavoratrice discriminata decida di ricorrere in giudizio, la Consigliera di Parità può sostenerla e rappresentarla davanti al Giudice, dando così maggiore incisività all'azione.

Le Consigliere di Parità, infine, svolgono attività di promozione e sensibilizzazione della cultura di parità con iniziative di vario tipo, come: seminari, convegni, formazione, pubblicazioni e manifestazioni culturali.

In ogni provincia esiste un Consigliere o una Consigliera di Parità effettiva e una supplente, nominate dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero per le Pari Opportunità su designazione della Provincia. Il loro mandato dura 4 anni.

Le Consigliere

Franca Enrica Anzani

Consigliera di Parità effettiva

Contatti

Tel.: 031/230369

consiglieradiparita@provincia.como.it
Franca Enrica Anzani

Federica Peraboni

Consigliera di Parità supplente

Contatti
consiglieradiparita@provincia.como.it
Federica Peraboni

Le attività

L'Ufficio della Consigliera di Parità è impegnato principalmente su tre fronti:

  • supportare donne e uomini vittime di discriminazioni
  • proporre percorsi di conciliazione tra lavoro e famiglia, trasformare la maternità da problema a risorsa per le imprese e valorizzare le competenze femminili in tutti i campi e settori, compreso il lavoro autonomo e le libere professioni
  • sviluppare momenti di informazione e progetti di formazione, per contrastare la discriminazione e valorizzare le differenze di genere, per utilizzare al meglio capacità e competenze femminili a vantaggio dell'economia

Giornata internazionale della donna - 8 marzo 2023

8 Marzo : “il primo pensiero alle donne vittime di violenza che non avranno futuro e la cui morte urla giustizia”


A tutte le donne che ogni giorno subiscono violenza psicologica e fisica fino a perdere la Vita molte volte lasciando soli i propri figli vittime nella disperazione perché avranno perso per sempre la loro famiglia. 
8 marzo per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma innanzitutto le discriminazioni e le violenze che subiscono le donne in ogni parte del mondo. 
Ogni giorno noi donne mamme, mogli e figlie ci confrontiamo con le difficoltà di conciliazione di Vita e lavoro anche dopo la pandemia è ancora alto il rischio di abbandono ed espulsione dal mondo del lavoro non solo per le lavoratrici dipendenti ma anche per le lavoratrici autonome in caso di maternità, malattia o infortunio, esigiamo di applicare il “Gender auditing” che definiscono come buone pratiche quei progetti, azioni, interventi concreti, periodici o definiti nel tempo, che consentono di raggiungere con successo determinate azioni ed obiettivi; nel caso della dimensione di genere, le buone pratiche contribuiscono nello specifico a sviluppare cambiamenti di mentalità in relazione al genere, a promuovere la parità fra i sessi, ad offrire opportunità per le donne in settori specifici e a sollecitare nuove politiche e azioni attente alla dimensione di genere. 
A una bambina Kr14f9 senza nome di età stimata di circa 9 anni che non avrà più un futuro, a tutte le donne che obbligate dalla loro condizione di Vita con i loro bambini si sono imbarcate su un natante fatiscente fuggendo da una realtà di oppressione e violenza con cui invece hanno trovato la morte a cento metri dalle coste della Calabria, alle donne ucraine coinvolte dagli orrori della guerra, alle donne afghane nascoste sotto il burka e senza più diritti, alle giovani donne iraniane che continuano indefesse la rivolta e il cui slogan: Donne, Vita e Libertà si ripete nelle manifestazioni di solidarietà del nostro Paese e delle principali piazze internazionali, alle centinaia di migliaia sottomesse agli uomini di donne “dimenticate” nel mondo, costrette a matrimoni precoci, a mutilazioni genitali, vittime di tratta o condannate ad una vita di soprusi, senza la possibilità di compiere le azioni quotidiane o di studiare da noi considerate “normali”; alle volontarie e operatrici delle tante organizzazioni umanitarie che sono impegnate in prima linea nel dare aiuto nelle zone del mondo coinvolte dalle guerre e dai disastri ambientali e naturali.
 Il primo pensiero di questo 8 marzo 2023 lo voglio rivolgere a queste sorelle, a quelle vite spezzate che chiedono giustizia, al coraggio e alla determinazione. Con la speranza che non solo questa giornata accenda l’attenzione sulle loro e le nostre  lotte, che non venga mai meno, perché il loro destino è anche il nostro. Ogni giorno è e deve essere un 8 marzo avendo nella mente il raggiungimento del rispetto dei Diritti della Persone. 

 

La consigliera di Parità della Provincia di Como

Franca Enrica Anzani

Giornata internazionale della donna - 8 marzo 2022

L’articolo 11 della Costituzione recita: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Vorrei dedicare questo otto marzo a tutte le donne Ucraine, russe, afgane e siriane, che  vivono in territori di guerra, dove sono state non solo emarginate, ma che sopportano un regime di vita  con  privazioni di ogni tipo indescrivibili.​

 

La consigliera di Parità della Provincia di Como

Franca Enrica Anzani

 

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - 25 novembre 2020

Pubblichiamo tre brevi spot, prodotti dal regista comasco Paolo Lipari, basati sul reale vissuto di alcune donne che hanno subito violenza e che, grazie all’aiuto del Centro Antiviolenza, della Casa Rifugio e di tutto il lavoro della Rete, sono uscite dalla situazione in cui si trovavano. 

Ultimo aggiornamento:
08/03/2023, 11:02